Bagnile
Bagnile è una piccola frazione di Cesena. Immersa nella campagna e nel nulla. Bagnile è un incrocio, 4 case, un parcheggio, un circolo, una ex scuola. Ma Bagnile per una volta l'anno si riempie di gente.
In questi 3 giorni di Bagnile in festa: 30/31 agosto e 1 settembre è stata allestita una colletiva di fotografia dove i fotografi Emanuele Benini, Emanuele Biguzzi, Elisa Liverani, Maicol Marchetti e Luca Piccinelli, appartenenti al Gruppo Fotografico 93, espongono le proprie fotografie prese in quel di Bagnile e dintorni.
La mostra è allestita al primo piano della ex scuola elementare e snocciola i diversi aspetti di una quotidianità uguale a se stessa che srotola la propria matassa in uno spazio limitato e circoscritto che si incista nel quotidiano, dove la natura didascalica e puramente descrittiva del luogo si incrocia con il vissuto e l'unicità dei propri residenti. E' una ricognizione del territorio dove la dinamica del vissuto rallenta all'estremo e si fossilizza attraverso le immagini che permettono di fantasticare perchè aprono ad una dimensione atemporale fatta di vuoti, assenze, assonanze gemetriche, veglie, luci cude, carbonerie notturne, rindondanze, centuriazioni metaforiche, ritratti.
La vasta etereogenità delle immagini al limite del caos lascia comunque spazio ad una visione che trae il beneficio del rilevante delle piccole cose per non dimenticare che la fotografia amatoraile fatta a km zero è decisamente incasinata, chiassosa, spesso ampiamente ingenerosa ma dotata di un' enorme forza vitale.
In questi 3 giorni di Bagnile in festa: 30/31 agosto e 1 settembre è stata allestita una colletiva di fotografia dove i fotografi Emanuele Benini, Emanuele Biguzzi, Elisa Liverani, Maicol Marchetti e Luca Piccinelli, appartenenti al Gruppo Fotografico 93, espongono le proprie fotografie prese in quel di Bagnile e dintorni.
La mostra è allestita al primo piano della ex scuola elementare e snocciola i diversi aspetti di una quotidianità uguale a se stessa che srotola la propria matassa in uno spazio limitato e circoscritto che si incista nel quotidiano, dove la natura didascalica e puramente descrittiva del luogo si incrocia con il vissuto e l'unicità dei propri residenti. E' una ricognizione del territorio dove la dinamica del vissuto rallenta all'estremo e si fossilizza attraverso le immagini che permettono di fantasticare perchè aprono ad una dimensione atemporale fatta di vuoti, assenze, assonanze gemetriche, veglie, luci cude, carbonerie notturne, rindondanze, centuriazioni metaforiche, ritratti.
La vasta etereogenità delle immagini al limite del caos lascia comunque spazio ad una visione che trae il beneficio del rilevante delle piccole cose per non dimenticare che la fotografia amatoraile fatta a km zero è decisamente incasinata, chiassosa, spesso ampiamente ingenerosa ma dotata di un' enorme forza vitale.
Andate a Bagnile. Ne vale la pena.