Roberta Baldaro - Savio

Baldaro Roberta - Savio
La seconda mostra della quale volevo parlare è “Savio” di Roberta Baldaro esposta al Musas di Santarcangelo di Romagna fino al 11 novembre. 
Baldaro continua l’esplorazione sul territorio romagnolo ponendo l’attenzione ai corsi d’acqua, al Savio, vero e proprio rimando alla linfa vitale che irrora un territorio. Il progetto infatti può inserirsi in un corpus di opere più esteso nel quale la fotografa catanese trapiantata a Cesena ha avviato per prendere confidenza col suo nuovo status di cittadina cesenate. 
Per i miei ovvi limiti intellettuali non posso dare la giusta profondità critica che Roberta Baldaro meriterebbe ma posso accordarmi perfettamente  agli intenti dell’autrice avendo subito io stesso la stessa sorte di “ricostruzione delle proprie basi territoriali” e delle nuove radici.  Baldaro attua la sua perlustrazione sulle rive del Savio, fondamentale vena fluviale della città di Cesena, cercando se stessa e mettendo a fuoco l’ambiente dentro paesaggi che a prima vista possono sembrare anonimi, rifuggendo dalle bellezze rinascimentali del centro e dalla vita mondana cesenate ma cercando le proprie fondamenta nell’elemento naturale con il quale familiarizza e lo rende proprio fissandolo in fotografia. 
È una vera e propria appropriazione del paesaggio che viene personalizzata tramite il disegno che l’autrice inserisce con estremo equilibrio e finezza nella foto e, nel proiettare la mia esperienza personale, posso tranquillamente affermare che si percepiesce l’intento di ricostruire un ambiente familiare che dona  linfa al nuovo ramo di un percorso di vita che a volte comporta lontananza da casa. Questa mostra mi avrebbe aiutato parecchio bei miei primi mesi riminesi dove ogni angolo non aveva un ricordo era pieno di vuotezza. Roberta colma quel vuoto. Insegnando a guardare e anche un po’ a vivere.


La mostra si inserisce nel piccolo ma curato Musas di Santarcangelo di Romagna. Il museo archeologico ospita ritrovamenti villanoviani e romani nel territorio limitrofo ponendo l’accento sulla fervida attività delle antiche fornaci di laterizio e vasellame presenti nella zona. Un corollario perfetto per passare un pomeriggio stimolante. 

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